Bormio, 13 gennaio 2018 - Tornerà, sicuramente. Elena Fanchini la conosco da quando era una bambina o quasi: nel 2005 ai mondiali in Valtellina prese una bellissima medaglia d’argento. Tra discesa e super gigante , semplicemente non aveva paura di niente. No limits, ecco. Sempre stata veloce e coraggiosa, lei come Nadia la sorella, lei come tutta la famiglia, gente buona e sana, innamorata dello sport, dell’agonismo come espressione di una certa idea del vivere quotidiano. La tenacia come bandiera, la volontà di portare avanti la suggestione della sfida. Dicono che anche Lindsey Vonn, la donna bionica del Circo Bianco, abbia sempre nutrito una sincera ammirazione per le sorelle Fanchini, per la loro storia, per la loro resilienza..
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Tornerà, sicuramente. Ieri un bollettino medico ha diffuso la notizia più dura: Elena, oggi trentaduenne, combatte contro una forma di neoplasia. Un tumore. La malattia le impedirà di salire sull’aereo che fra meno di un mese porterà italiani e italiane in Corea, per la Olimpiade invernale.
Tesserata per la Guardia di Finanza, la Fanchini non si arrende, non si arrenderà. In carriera ha conosciuto alti e bassi, un paio di volte ha vinto in Coppa del Mondo, più spesso si è scontrata con la mala sorte. Incidenti rovinosi, ossa frantumate, speranze minacciate da eventi disgraziati. Sei interventi chirurgici alle ginocchia, un calvario permanente, la sensazione sgradevole di essere nel mirino, una volta addirittura la ragazza si schiantò contro un cannone per la neve artificiale. Se la sorte le fosse stata amica, il suo curriculum racconterebbe di tante medaglie, di altri trionfi.
Sventure orgogliosamente gestite, per usare un brutto termine, con una testardaggine degna di un romanzo. Giovanni Guareschi una volta scrisse: non muoio nemmeno se mi ammazzano. Elena, uguale. «La vita mi ha messo di fronte ad una nuova sfida. E’ una cosa seria, che mi costringe a fermarmi. Mi curerò. Mi dispiace tantissimo non poter partecipare alla Olimpiade - ha scritto la sciatrice sui suoi profili social -. Sarebbe stata la quarta, ci tenevo. Ma ora il mio obiettivo è tornare alle competizioni nel giro di un anno». Nell'ambiente l’emozione di tutti è stata espressa dal presidente della federazione italiana Flavio Roda: «La aspettiamo, scavalcherà anche questo ostacolo».